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La Risoluzione di Riga dell'EFNIL
sulle politiche linguistiche nazionali e dell'Unione Europea
approvata dall'Assemblea Generale del 13 Novembre 2007
1. La diversità linguistica è una caratteristica essenziale dell'identità e del patrimonio culturale europeo. Tale diversità presenta un importante aspetto sociale: assicura la partecipazione e la piena cittadinanza di ogni cittadino di ciascuno Stato membro. La diversità linguistica europea e lo sviluppo di una competenza plurilingue dei cittadini europei richiedono un sostegno ulteriore e più forte da parte sia dei Governi nazionali sia delle Istituzioni dell'Unione Europea.
2. Il coordinamento e la cooperazione fra le diverse politiche nazionali e quella europea possono avere successo soltanto se le posizioni delle varie istituzioni che si occupano di politica linguistica sono collegate fra loro cosicché le rispettive politiche siano sufficientemente uniformi e le misure adottate ricevano un'applicazione concreta. L'EFNIL pertanto fa appello ai Governi degli Stati Membri e alle Istituzioni dell'Unione Europea affinché vengano creati un Comitato di Coordinamento permanente e un Consiglio di esperti di pianificazione e ricerca linguistica, in linea con la Risoluzione adottata dal Parlamento Europeo il 4 settembre 2003 [2003/2057(INI)]. L'EFNIL sottolinea che sia il Comitato sia il Consiglio possono fare riferimento alla competenza e all'esperienza professionale di associazioni linguistiche già esistenti quali EBLUL, ELC, e la stessa EFNIL. Il lavoro di questi gruppi di esperti dovrebbe essere sostenuto dall' Unione Europea. L'EFNIL pertanto chiede alla Commissione Europea di fornire il necessario inquadramento legale al sostegno richiesto.
3. Le misure adottate dalle politiche nazionali ed europee dovrebbero essere orientate a uno scopo ben definito e basarsi su una solida conoscenza dei fatti linguistici. I dati concreti relativi alla situazione linguistica e ai comportamenti linguistici dei parlanti dovrebbero essere raccolti regolarmente per fornire una base adeguata e sufficiente al monitoraggio delle Politiche linguistiche nazionali e europee. L'EFNIL propone che vengano messi a disposizione contributi finanziari e appoggio istituzionale per (a) l'armonizzazione e lo sviluppo di raccolte di dati relativi alle lingue nazionali e (b) lo sviluppo di indagini linguistiche che coprano tutta l'Unione Europea, come l'European Language Monitor, simili per obiettivi e per ampiezza di indagine agli European Social Surveys.
4. L'EFNIL ritiene che nel “Trattato di Riforma” e in altri documenti ufficiali dell'Unione Europea il rispetto per la diversità culturale e linguistica dell'Europa debba essere inteso in termini di sostegno concreto della diversità culturale e linguistica.